La libreria Ubik e la vetrina giallo/azzurra per l’Ucraina

Premessa: questo è un articolo che ho scritto per un giornale locale, un pezzo però che quasi sicuramente non verrà mai pubblicato per nuove direttive. Ho avuto una chiacchierata con “il capo” di questa libreria, Clara Abatangelo, per farmi raccontare com’è nata l’idea di questa vetrina a tema, e questo è il risultato, che volevo comunque pubblicare da qualche parte. Buona lettura.

La guerra tra Russia ed Ucraina ha chiaramente sconvolto tutto il mondo, che si sta muovendo per aiutare la popolazione. Non mancano anche iniziative locali, volte a mostrare solidarietà per quello che sta accadendo. La Libreria Ubik di Castelfranco Veneto ha deciso di mandare un segnale in questo senso, sistemando in maniera particolare la sua vetrina espositiva. Novanta libri disposti in bella evidenza, tutti con due caratteristiche fondamentali: le copertine azzurre o gialle, ovvero i due colori presenti sulla bandiera dell’Ucraina. In aggiunta, possiamo anche osservare un foglio attaccato appena sotto il nome della libreria, un foglio bianco con un semplice disegno di un cuore azzurro e giallo. Una maniera per esprimere la propria vicinanza al popolo ucraino.

Visto il periodo carnevalesco, il piano iniziale per la vetrina era ben diverso. “L’idea era di disporre i libri assieme a delle mascherine chirurgiche colorate” ha raccontato Clara Abatangelo. “Volevamo scrivere qualcosa riguardo alla speranza che fosse l’ultimo Carnevale in mascherina invece che in maschera, pensando soprattutto ai bambini. Dopo due anni di Covid è stato bello vederli passare davanti alla libreria per farci vedere i vestiti.” Ma le immagini del conflitto hanno portato a cambiare. “Strideva troppo. Così abbiamo cercato dei libri con le copertine che ci servivano, perlopiù per bambini su pace, amicizia, lealtà, oppure romanzi. Anche perché non ci sono molti libri sulla storia dell’Ucraina, e non sono né gialli né azzurri.”

Realizzando così la nuova vetrina venerdì notte [tra il 25 ed il 26 febbraio, ndr]. “Continuavamo ad uscire, abbiamo fatto parecchie prove per essere certi che venisse bene.” Come detto, è stato appeso anche il disegno di un cuore azzurro e giallo. “Ho chiesto a questa bambina di sette anni, in quel momento presente in libreria, di disegnarmi un cuore.” Un gesto volto a mandare un messaggio chiaro. “Il sindaco di Asolo per esempio si sta muovendo per creare un sistema di aiuti. Ci stiamo organizzando, questo però è già un modo per dire “Fermatevi”.”

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