“Le ricette della signora Tokue”, per la pace dello spirito

La settimana scorsa ho beccato per TV il film “Le ricette della signora Toku”, tratto da un libro che avevo in lista d’attesa da un bel pezzo. Dopo averlo visto, ho deciso che avevo aspettato anche troppo per tuffarmi tra le pagine di “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa. Chissà dove si èContinua a leggere ““Le ricette della signora Tokue”, per la pace dello spirito”

“Le bugie del mare”, ricerca dell’equilibrio tra le ombre del tempo

Bellissimo, un po’ amaro, magico. Ho appena chiuso “Le bugie del mare” di Kaho Nashiki, il secondo libro che ho voluto leggere di questa scrittrice. Il primo è stato “Un’estate con la strega dell’Ovest”, ma devo dire che questo mi ha coinvolta molto di più. Un posto che vorrei definire quasi fantastico, per poi avereContinua a leggere ““Le bugie del mare”, ricerca dell’equilibrio tra le ombre del tempo”

“Suisen”, ovvero l’amaro destino di un Narciso

Il problema dei libri di Aki Shimazaki è uno solo: si leggono tutto d’un fiato e finiscono troppo presto. Dopo un bel periodo senza riuscire a leggere, ecco che mi sono reimmersa, ancora una volta con un libro giapponese. Il terzo ‘capitolo’ della sua pentalogia dopo “Azami” e “Hōzuki”, ovvero “Suisen”. Ritorna anche in questaContinua a leggere ““Suisen”, ovvero l’amaro destino di un Narciso”

La bellezza dell’inatteso: “Prima persona singolare”

A quanto pare continuo ad avere una sorta di ‘blocco del lettore’, ma in un certo senso selettivo. Le uniche cose che riesco a leggere ultimamente sono i libri di scrittori giapponesi. E giusto perché devo risparmiare, una mia amica ha pensato di segnalarmi l’uscita di “Prima persona singolare” di Murakami Haruki. Nah scherzo, haContinua a leggere “La bellezza dell’inatteso: “Prima persona singolare””

Delicate storie giapponesi, parte 3: “Ritratto di famiglia con tempesta”

Non molto tempo fa per TV hanno passato un film dal titolo sentito molte volte. Tra una cosa e l’altra non ero mai riuscita a vederlo, così ne ho approfittato. Mi ero già avvicinata a Kore’eda Hirokazu grazie a “Little Sister”, una storia davvero stupenda. Ho avuto poi l’occasione di vedere “Le verità” al cinema,Continua a leggere “Delicate storie giapponesi, parte 3: “Ritratto di famiglia con tempesta””

Delicate storie giapponesi, parte 2: “Basta un caffè per essere felici”

Incuriosita da tante recensioni che avevo letto, avevo letteralmente divorato “Finché il caffè è caldo”. Una storia dolce, semplice, di sentimenti, soprattutto di persone comuni. Con un pizzico di ‘magia’, quel qualcosa di particolare che non cambia il corso degli eventi passati o futuri, ma porta i protagonisti a riflettere sulle loro esistenze. Un percorsoContinua a leggere “Delicate storie giapponesi, parte 2: “Basta un caffè per essere felici””

Delicate storie giapponesi, parte 1: “Azami”

Ultimamente mi sono resa conto che mi affascinano tantissimo quelle che mi piace definire “le delicate storie giapponesi”. Racconti di gente comune, delle loro vite non sempre felici, ma con uno stile semplice e diretto che continua a colpirmi molto. È questo che hanno in comune due libri che ho letto recentemente, più un filmContinua a leggere “Delicate storie giapponesi, parte 1: “Azami””