“Lo specchio nello specchio”, Michael Ende – Nel labirinto della mente

Spesso quando entro in libreria scelgo in base a concetti sentiti, nomi letti da qualche parte, autori che mi sono stati nominati. Non sempre, nel senso che alcune volte mi lascio ispirare dalla copertina, o dal titolo, totalmente al buio. Per questo libro però ho seguito il primo ‘criterio’: certo Michael Ende è molto conosciuto,Continua a leggere ““Lo specchio nello specchio”, Michael Ende – Nel labirinto della mente”

“L’oblio che saremo”, Héctor Abad – Non vendetta, ma ricordo

“Conservai per anni, segretamente, quella camicia insanguinata. […] Non so perché la conservai. Era come se volessi tenerla lì, come un pungolo, […] come la promessa che avrei vendicato la sua morte. L’ho bruciata scrivendo questo libro perché ho capito che l’unica vendetta, l’unico ricordo, e anche l’unica possibilità di oblio e di perdono consistevaContinua a leggere ““L’oblio che saremo”, Héctor Abad – Non vendetta, ma ricordo”

“Le ricette della signora Tokue”, per la pace dello spirito

La settimana scorsa ho beccato per TV il film “Le ricette della signora Toku”, tratto da un libro che avevo in lista d’attesa da un bel pezzo. Dopo averlo visto, ho deciso che avevo aspettato anche troppo per tuffarmi tra le pagine di “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa. Chissà dove si èContinua a leggere ““Le ricette della signora Tokue”, per la pace dello spirito”

“Le bugie del mare”, ricerca dell’equilibrio tra le ombre del tempo

Bellissimo, un po’ amaro, magico. Ho appena chiuso “Le bugie del mare” di Kaho Nashiki, il secondo libro che ho voluto leggere di questa scrittrice. Il primo è stato “Un’estate con la strega dell’Ovest”, ma devo dire che questo mi ha coinvolta molto di più. Un posto che vorrei definire quasi fantastico, per poi avereContinua a leggere ““Le bugie del mare”, ricerca dell’equilibrio tra le ombre del tempo”

La numero uno, la prima intervista per il mio libro

È elettrizzante vedere il proprio libro pubblicato, ma ora viene il difficile: riuscire a fare una buona pubblicità, in modo che lo conoscano e la gente lo legga (almeno qualcuno, da sconosciuta emergente sarebbe un primo passo). Difficile capire come muoversi in generale, ancora di più nel mese di agosto e con una pandemia inContinua a leggere “La numero uno, la prima intervista per il mio libro”

Ho pubblicato un libro!

Una scommessa, nient’altro che una scommessa con me stessa. Forse perché volevo provare, volevo vedere se c’era qualcosa di valore in ciò che scribacchio a mano da anni e che tenevo solo per me. Ebbene, la mia raccolta di poesie è diventata un libro, che è stato pubblicato! Ho deciso mesi fa, di colpo eContinua a leggere “Ho pubblicato un libro!”

“Suisen”, ovvero l’amaro destino di un Narciso

Il problema dei libri di Aki Shimazaki è uno solo: si leggono tutto d’un fiato e finiscono troppo presto. Dopo un bel periodo senza riuscire a leggere, ecco che mi sono reimmersa, ancora una volta con un libro giapponese. Il terzo ‘capitolo’ della sua pentalogia dopo “Azami” e “Hōzuki”, ovvero “Suisen”. Ritorna anche in questaContinua a leggere ““Suisen”, ovvero l’amaro destino di un Narciso”

“Homo domesticus”, alle origini de “Il pianeta selvaggio”

Dopo essere rimasta completamente affascinata da “Il pianeta selvaggio” mi sono messa a cercare in internet. Volevo a tutti i costi il libro da cui era stato tratto questo gioiellino, e devo dire che sono stata MOLTO fortunata. Ad un certo punto sono incappata in un sito che vende anche libri molto vecchi e l’hoContinua a leggere ““Homo domesticus”, alle origini de “Il pianeta selvaggio””

La bellezza dell’inatteso: “Prima persona singolare”

A quanto pare continuo ad avere una sorta di ‘blocco del lettore’, ma in un certo senso selettivo. Le uniche cose che riesco a leggere ultimamente sono i libri di scrittori giapponesi. E giusto perché devo risparmiare, una mia amica ha pensato di segnalarmi l’uscita di “Prima persona singolare” di Murakami Haruki. Nah scherzo, haContinua a leggere “La bellezza dell’inatteso: “Prima persona singolare””

Delicate storie giapponesi, parte 2: “Basta un caffè per essere felici”

Incuriosita da tante recensioni che avevo letto, avevo letteralmente divorato “Finché il caffè è caldo”. Una storia dolce, semplice, di sentimenti, soprattutto di persone comuni. Con un pizzico di ‘magia’, quel qualcosa di particolare che non cambia il corso degli eventi passati o futuri, ma porta i protagonisti a riflettere sulle loro esistenze. Un percorsoContinua a leggere “Delicate storie giapponesi, parte 2: “Basta un caffè per essere felici””